Esiste un’espressione per spiegare quella sensazione appena sotto la superficie, quando sai che vorresti di più dalla tua vita ma non hai idea di come fare, quando affermi costantemente che le cose vanno bene pur sapendo che in realtà vorresti qualcosa di più.
Si dice “essere bloccati”. Il blocco si costruisce lentamente dall’interno, come la ruggine su un tubo di metallo.
Non è facile accorgersene perché si manifesta solo attraverso la vaga sensazione che qualcosa non va nel verso giusto. Non ci sono problemi gravi da risolvere e, in superficie, tutto sembra filare liscio.
Eppure qualcosa manca e non riesci a capire cos’è, anche se nel tentativo di individuarlo affiorano parole come soddisfazione, felicità, determinazione e autoaffermazione.
Invece di agire plachi le tue ambizioni trovando scuse e giustificazioni.
Non riesci a cambiare lavoro, non hai tempo per l’attività fisica, non riesci a trovare l’amore e non riesci a ricominciare da capo.
Non importa quanto possano apparire plausibili queste scuse, sono solo giustificazioni per non impegnarti ulteriormente a raggiungere la soddisfazione e la felicità.
Le scuse ti impediscono di procedere nella direzione giusta, di essere padrona del tuo destino e di diventare la persona che vorresti essere.
Certo, realizzare i tuoi sogni non sarà un gioco da ragazzi.
Richiederà fatica ed impegno.
Ma sai già fin troppo bene quanto ti costa ignorare i tuoi sogni: quella sensazione di blocco aumenta sempre di più, comincia a minare tutti gli aspetti della tua vita e, se non sarai tu ad affrontarla decidendo di compiere una svolta, allora sarà lei di fatto a controllarti.
Il blocco è diverso dalla crisi.
Quando affronti una crisi, la vita ti crolla addosso.
Sei in crisi quando scopri la email dell’amante di tuo marito, quando il tuo capo ti licenzia o quando il dottore ti dice: “mi dispiace, è maligno”.
Questa è una crisi. E’ paura, ti fai prendere dal panico, e tutto ciò che conta è sopravvivere.
Quando qualcuno ha un blocco, si paralizza preoccupandosi di non scuotere la barca, quando qualcuno è in crisi, la barca è appena stata presa a cannonate.
La pricipale differenza tra il blocco e la crisi sta nel rapporto con il cambiamento:
quando sei in crisi la tua vita cambierà, che ti piaccia o no; quando ti senti bloccata, il tuo compito principale è decidere se cambiare o no.
La sfida consiste nel trovare la capacità di fare un piccolo cambiamento e di costruirci la vita intorno, nonostante la forza preponderante dell’inerzia.
L’unico modo di sbloccarti è sforzarti di cambiare e crescere.
I matrimoni vivono questo identico processo.
Cominci a frequentare qualcuno con meraviglia e trepidazione, ebbro d’amore.
Idealizzi ogni aspetto del partner, perfino le attività quotidiane come andare a fare la spesa insieme sembrano un appuntamento magico.
Poi piombi nella routine e, con gli anni, ti ritrovi con un compagno di stanza con cui condividi i soliti argomenti di circostanza metre si prepara il pranzo: la monotonia rotta solo da occasioni di uscite serali.
In fondo in fondo sai perché queste parti della tua vita sono diventate stantie.
E’ perché non succede niente di nuovo.
Puoi dire che hai paura di cambiare, ma la mancanza di una svolta nella vita è ciò che ti rende così depressa.
La monotonia condurrà ogni relazione e impresa in un vicolo cieco.
Il tuo snooze interiore che ti porta a restare immobile ti sta lentamente uccidendo.
A questo punto non hai altra scelta. Nessuno la farà per te.
Devi darti da fare e andare avanti.
Se vuoi di più dalla tua vita, devi crescere.
Pensaci un attimo, ogni parte del tuo corpo cresce per l’intera durata della vita: i capeli, le unghie, la pelle crescono costantemente; le tue cellule si rigenerano ogni sette anni.
Anche la tua vita ha bisogno di crescere.
Se smette di svilupparsi in nuove direzioni, comincerai a sentire il desiderio di qualcosa in più.
Quando ammetti che non stai più andando nella direzione giusta o che non stai più crescendo in modo stimolante e appagante, allora hai l’opportunità di cambiare.