Un giorno mi contattò una signora al telefono, dicendomi che si sentiva molto depressa e triste per il lavoro, fissammo un appuntamento per discuterne faccia a faccia.
Sandra era una persona molto gentile, minuta, osservandola da subito si percepiva un incedere un po’ insicuro ed esitante.
Mi raccontò di avere passato un periodo bruttissimo, in cui si era trovata in una situazione lavorativa insostenibile, tanto che era dovuta rimanere a casa per un certo periodo a causa di un brutto esaurimento nervoso.
Questa situazione stressante e al limite della sopportazione le aveva causato un dimagrimento rapido e costante, non faceva che piangere e non sapeva proprio come venirne fuori.
Era consapevole di avere un’autoconsiderazione molto scarsa, ma non riusciva a tirarsi su, ogni volta che si rilassava un attimo le venivano in testa tutti gli episodi sgradevoli subiti al lavoro.
Si sentiva vittima di un’ingiustizia, ma era importante che le facessi
capire che poteva davvero trasformare la situazione, non era un vicolo cieco.
Ad esempio avrebbe potuto trovare un nuovo lavoro,
oppure accettare quello che non poteva cambiare e quindi crescere.
Andando ad analizzare e definire meglio il problema, le feci notare che per risolvere il motivo delle sue sofferenze, e quindi avere come obiettivo lo stare bene, doveva per prima cosa cambiare il suo modo di reagire, indipendentemente dalla situazione che le creava stress e ansia.
Doveva cambiare atteggiamento.
Occorreva che Sandra smettesse di identificarsi come vittima, perché altrimenti non sarebbe mai riuscita a crescere e, se anche avesse risolto la questione lavorativa, in futuro si sarebbe scontrata nuovamente con questa sua debolezza.
Per risolvere un problema, soprattutto quando abbiamo fatto vari tentativi e non siamo approdati a nulla, dobbiamo fare qualcosa di radicalmente diverso.
Nonostante la verità sia sotto i nostri occhi preferiamo soffrire tutta la vita piuttosto che cambiare le nostre predisposizioni, che tra l’altro sono l’unica cosa di cui possiamo avere veramente il controllo.
Ti invito a leggere il mio articolo il-coraggio-di-prendere-decisioni
Se cerco la soluzione relativa al problema, troverò dei comportamenti razionali, certamente, ma tutti volti a mantenere il problema.
Le frasi più comunemente dette per confortare qualcuno sono: “Cerca di tirarti su”, “Non ci pensare a queste cose negative”, o ancora la peggiore “Fai finta di niente”.
Alcuni comportamenti-soluzioni inediti possono essere estremamente efficaci per ottenere il risultato sperato.
Non possiamo aspettarci che gli altri capiscano o mettano in pratica spontaneamente ciò che per noi è fonte di stress, senza che mostriamo loro fin dove effettivamente possono spingersi.