I genitori perlopiù esigono e si aspettano, rispetto dai figli. Dimenticano però che se loro in casa, come coppia, non hanno quel tipo di rispetto, non possono nemmeno pretenderlo.

Spesso, durante l’adolescenza, sono i ragazzi a gestire i genitori invece del contrario: rispondono male, decidono dove si va in vacanza o quello che si fa in casa, e se le cose non vanno come volgiono diventano insopportabili.

Forse ritieni normale che i genitori abbiano difficoltà a gestire il complesso rapporto con i figli. La verità è che se non hai chiari i tuoi valori, non sai come chiedere rispetto all’interno della tua famiglia.

Sei tu che devi dare l’esempio: un figlio ha bisogno di relazionarsi con gli altri, come lavorare in squadra.

La sua prima necessità è capire quali sono i valori della famiglia e accettare limiti ragionevoli.

Sfortunatamente, alcuni adolescenti non si limitano a sfogare le loro lamentele a parole, ma cercano soluzioni drastiche e tentano anche di metterle in pratica.

In casi estremi,le manifestazioni di disagio di fronte alle quali gli adulti rimangono sordi e ciechi, sfociano in dramma.

E molto spesso si arriva al risultato inevitabile di bassa autostima, un’immagine distorta di sé e perfino la voglia di farla finita con un netto rifiuto della vita.

E’ nostro dovere chiederci quale danno provocano le frustrazioni imposte dagli adulti che avrebbero il compito di proteggerli ed aiutarli.

Spesso i genitori non si rendono conto delle ferite che provocano le loro parole, perché credono che ciò che è da evitare è l’abuso fisico. Alzare le mani è sempre un errore, ma si può fare altrettanto male anche in altri modi: le parole sono potenti e possono creare danni duraturi e gravi.

Chi subisce un abuso emozionale dovrà sforzarsi di trasformare ogni esperienza vissuta in qualcosa di costruttivo.

Esempi di abuso emozionale: dire ad un ragazzo/a che non vale niente, che è cattivo/a, che metterlo/a al mondo è stato un errore; urlargli contro rimproveri o minacciarlo/a; umiliarlo/a davanti agli altri; paragonarlo/a agli altri per sminuirlo/a; ignorarlo/a  o non parlargli più per punizione….

La conseguenza più grave dell’abuso emozionale è, che , nelle sue relazioni, la vittima potrebbe comportarsi esattamente come l’abusante, prendendolo come esempio.

Inoltre, vivrà in uno stato di ansia perenne, potrebbe avere difficoltà a instaurare relazioni equlibrate e a fidarsi del prossimo.

“Quello che i ragazzi non dicono”, Nan Coosemans